Prima di procedere all’acquisto di un materasso memory vantaggi e svantaggi dovrebbero essere valutati con estrema attenzione, magari anche in un confronto con i modelli a molle insacchettate e con quelli in lattice. Per molte persone il memory foam pare essere diventato la nuova frontiera del sonno, all’insegna di un riposo notturno sempre confortevole.
Cos’è il memory foam
Ma a che cosa ci si riferisce quando si parla di memory foam? Si tratta di un materiale polimerico, il poliuretano, che può essere presente in due composizioni diverse nei materassi. Si distingue, in particolare, tra il memory foam propriamente detto, che corrisponde al poliuretano viscoelastico, e il poliuretano ad alta resilienza in schiume. “Foam” vuol dire proprio “schiuma”, mentre l’attributo “memory” riguarda la capacità del materiale di memorizzare la forma del corpo di chi usa il materasso. Tutti i prodotti di questo genere si rivelanomolto resistenti, elastici ed ergonomici, e inoltre durano a lungo nel tempo. Le proposte migliori sul mercato sono anallergiche, antifungine e antiacaro: proprio per questo motivo sono raccomandate a coloro che hanno problemi di allergie o di asma, ma anche a chi soffre patologie che riguardano miceti, acari e polvere.
Come è fatto il memory foam
Lo spessore dell’anima del memory foam deve essere compreso tra i 18 e i 20 centimetri, mentre la struttura deve avere una densità compresa tra i 35 e i 40 chili per metro cubo: per controllare tali caratteristiche è sufficiente leggere con attenzione l’etichetta. Gli esperti suggeriscono di non comprare i materassi in memory foam che abbiano uno spessore inferiore ai 18 centimetri.
Il materiale
I memory foam, dunque, non sono altro che materassi in schiuma: ciò non vuol dire, tuttavia, che costituiscano i soli esempi di schiumati a disposizione sul mercato. La differenza principale che contraddistingue il memory foam è la sua termosensibilità: ciò vuol dire che un materasso di questo tipo è in grado di modificare la propria rigidità a seconda del calore che viene generato dal corpo che entra in contatto con la superficie. Questo è il motivo per il quale, nel corso della notte, il materasso è in grado di adattarsi alle diverse posizioni che si assumono nel riposo. Il materasso memory foam, di conseguenza, non dovrebbe essere utilizzato da coloro che cambiano spesso posizione o che comunque tendono a rigirarsi nel letto di frequente.
I pro e i contro di un materasso memory foam
I punti di forza del memory foam, in ogni caso, non devono far dimenticare i difetti che questa soluzione può presentare. A cominciare, per esempio, dalla capacità di trattenere il calore. Naturalmente tale caratteristica può essere considerata un vantaggio o uno svantaggio a seconda delle esigenze personali e del contesto in cui ci si trova: il forte potere isolante che caratterizza tali materassi, infatti, si rivela prezioso per chi abita in luoghi freddi. L’uso di un appropriato proteggi materasso può contribuire, comunque, ad attenuare la ritenzione del calore.
Il memory foam è veramente comodo?
In linea di massima un materasso in memory foam è alquanto comodo, ma è bene tenere presente che i modelli con la densità più elevata potrebbero generare delle difficoltà di movimento. Ecco perché tale soluzione dovrebbe essere evitata da coloro che hanno forti difficoltà motorie, così come non va bene per chi ha voglia di un materasso molto rigido. Inoltre, il memory foam non è raccomandato per le persone che di notte hanno la tendenza a sudare molto, visto che trattiene i fluidi. Tra i punti di forza va segnalata, invece, la capacità di sciogliere le tensioni muscolari di chi ha una postura non adeguata.